Regolamento Solenne Processione del Cristo Morto - L'Aquila
Tra le manifestazioni di pietà popolare del Venerdì Santo, oltre la Via Crucis, spicca la processione del “Cristo morto”. Essa ripropone, nei moduli propri della pietà popolare, il piccolo corteo di amici e discepoli che, dopo aver deposto dalla Croce il corpo di Gesù, lo portarono al luogo in cui era la “tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto” (Lc 23, 53). La processione del “Cristo morto” si svolge in un clima di mestizia, austerità, di silenzio e di preghiera, e con la partecipazione di numerosi fedeli, i quali percepiscono non pochi significati del mistero della sepoltura di Gesù.
La manifestazione di pietà popolare né per la scelta dell’ora, né per le modalità di convocazione dei fedeli, deve apparire agli occhi di questi come un surrogato delle celebrazioni liturgiche del Venerdì Santo. Pertanto nella progettazione pastorale del Venerdì Santo dovrà essere dato il primo posto e il massimo rilievo alla solenne Azione liturgica e si dovrà illustrare ai fedeli che nessun altro pio esercizio deve sostituire oggettivamente nel suo apprezzamento questa celebrazione. La processione del “Cristo morto”, non è inseribile nell’ambito della solenne Azione liturgica del Venerdì Santo, perché ciò costituirebbe un distorto ibridismo celebrativo. La Sacra Rappresentazione, ha motivo di esistere solo in quanto predispone tutto il popolo ad un raccoglimento sul mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo.
1 – A L’Aquila la processione del Cristo Morto è quella che dal 1954, esce dalla Basilica di San Bernardino all’imbrunire del Venerdì Santo. La denominazione unica e ufficiale è ‘’Solenne Processione del Cristo Morto’’ composta dal Cristo Morto, dall’Addolorata, e dai simboli della Passione e Morte di Cristo.
2 – L’Associazione Cavalieri del Venerdì Santo è l’organizzatrice unica della manifestazione; ad essa è riservata ogni decisione in merito (es. percorso, tempi e modi di svolgimento, sequenza e modalità di partecipazione) sempre e comunque in relazione alle vigenti leggi di pubblica sicurezza.
3 – La partecipazione alla Processione sia per i singoli che per i gruppi, è assolutamente volontaria e concordata con l’Associazione. I partecipanti non in abiti religiosi o similari, sfileranno con abiti consoni alla sacra manifestazione.
4 – I partecipanti singoli ed i gruppi, su richiesta dell’Associazione, dovranno provvedere ad una descrizione tematica delle motivazioni della partecipazione, e descrivere preventivamente l’abbigliamento che si vuole indossare per la partecipazione, che deve essere mantenuto per tutto il percorso, e dovrà essere consono su giudizio degli organizzatori alla sacra rappresentazione.
5 – Considerato il carattere Sacro della manifestazione, è assolutamente vietata, ogni rappresentazione che a giudizio dell’Associazione possa essere lesiva per il pudore, insinuare discriminazione razziale o politica, o possa dare adito a false interpretazioni o porsi quale propositrice di messaggi pubblicitari.
6 – Nella sacra rappresentazione non possono essere portate bandiere, labari, stemmi o abbigliamento, che non siano già forniti dagli organizzatori, o rappresentativi di ordini, aggregazioni laicali e confraternite di carattere religioso.
7 – E’ prevista l’esclusione dalla partecipazione per gli eventuali inadempienti alle suddette regole ad esclusivo ed insindacabile giudizio dell’organizzatrice.
8 – Lo stesso ente organizzatore declina ogni responsabilità legata alla pretesa di partecipazione non autorizzata, sia per gruppi che per singoli partecipanti. Tale eventuale pretesa verrà espressamente denunciata alle autorità competenti.
9 – I singoli ed i gruppi dovranno essere presenti in Basilica mezz’ora prima dell’inizio della Processione e dovranno contattare gli organizzatori per confermare la loro presenza. Dovranno inserirsi senza indugio nella Processione, a chiamata degli addetti.
10 – L’organizzatrice fornirà locale controllato con appendiabiti a disposizione dei partecipanti per il deposito momentaneo degli abiti e del materiale che non sarà portato in Processione.
11 – E’ obbligatorio per ogni Simbolo, avere un adeguato numero di riserve per i portatori, (ad es. per un ‘’Simbolo di elevato peso” con 6 portatori, le riserve dovranno essere non meno di 4 – 6 persone.
12 – I partecipanti sono invitati caldamente a prendere in consegna un lampioncino, al fine di rendere più suggestiva la Processione e sentirsi partecipi all’evento. Alla fine della Processione, lo stesso dovrà essere riposizionato nell’apposita rastrelliera, e non essere lasciato a caso in altri spazi.
13 – I gruppi che sfilano dovranno tenere un passo cadenzato e ordinato nel rispetto delle indicazioni che si ricevono dagli addetti al coordinamento del movimento.
14 – Annualmente l’Associazione affiderà la “Scorta d’onore al Cristo Morto” ad Enti, a Società private e pubbliche, o ad Associazioni, che dovranno indirizzare la richiesta al Presidente entro il 30 novembre dell’anno precedente. La scelta sarà effettuata dal Consiglio Direttivo, che potrà chiedere anche il parere del Convento e dell’Ordinario Diocesano, entro la fine dell’anno precedente. I portatori del “Cristo Morto” dovranno uniformarsi al carattere dell’evento.
15 – In caso di pioggia, i partecipanti sono autorizzati a portare l’ombrello, purché di colore nero, grigio scuro o blu scuro.
16 – E’ fatto obbligo a tutti i partecipanti di tenere sia in Basilica che durante il percorso un comportamento sempre decoroso e corretto, osservando il silenzio e tenendo spenti i cellulari.
17 – Fotografi professionisti e amatoriali, e reporter di reti televisive sia locali che nazionali, che intendono riprendere il Corteo, dovranno avere un comportamento e un abbigliamento consono all’evento e non dovranno ostacolare l’incedere della Processione.
18 – Nel materiale divulgativo non saranno inseriti loghi o spot pubblicitari, ma solo loghi religiosi o degli enti pubblici e privati che sostengono anche finanziariamente l’evento. Unica eccezione possibile sarà in riferimento alla scorta d’onore annuale.
19 – Al Presidente dell’Associazione è lasciata la facoltà, di prendere in caso di necessità e urgenza, decisioni autorizzative anche in deroga a quanto disposto con gli articoli di cui sopra.